Con l’introduzione della Pec, posta elettronica certificata, se sei un avvocato puoi difendere i tuoi clienti in un foro diverso dal tuo costituendoti in giudizio tramite il tuo indirizzo di posta certificata senza avvalerti di un altro avvocato e senza avvalerti dei nostri servizi (Corte di Cassazione sex. II civile, sentenza 25816/11 depositata il 2 dicembre 2011).
Fino all’avvento della Pec potevi ricevere le comunicazioni del Tribunale dove si svolgeva un procedimento domiciliandoti presso un altro avvocato, la Cancelleria del Tribunale o presso il business center che aveva cura di ricevere ogni atto a te destinato e gestirlo secondo le tue indicazioni. Tutto ciò è ancora possibile, puoi quindi, se non vuoi avvalerti del tuo indirizzo di posta elettronica certificata sottoscrivere come legale un contratto di domiciliazione presso le nostre sedi.
Soprattutto a Roma la domiciliazione è molto richiesta per la presenza di giurisdizioni superiori, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, Tribunale superiore delle acque. A Roma tra le sedi disponiamo della sede di viale Giulio Cesare, quartiere Prati di fronte al Tribunale Civile.
Il ricorso alla Pec è da rinviare al completo ingresso a regime del processo telematico, alcune fasi come la richiesta di copie di atti e sentenze con formule esecutive, notificazioni sono ancora legate al documento cartaceo.
Se sei un avvocato e devi domiciliarti professionalmente in una delle nostre sedi, puoi consultare e avere maggiori informazioni nella pagina domiciliazione professionale.
Per maggiori informazioni sul servizi di domiciliazione puoi chiamarci per una consulenza gratuita al numero verde 800 134 634 o compilare il form online.